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Dallo stress al mindfulness: come fermare il rimuginare

Gestione dello Stress Mindfulness e Benessere Emotivo

Dallo stress al mindfulness: come fermare il rimuginare

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L’altro giorno ho avuto una giornata pesante al lavoro, una di quelle giornate in cui le cose vanno tutte storte e ti sembra di non venire a capo di niente, Inoltre ci si mettono anche gli altri a metterti i bastoni fra le ruote. In teoria, finito l’orario di lavoro, dovrei non pensarci più, in pratica mi capita spesso di ripensarci e anche a lungo. Questa volta ero talmente nervosa che continuavo a pensarci anche il giorno dopo, di sabato. Giorno non lavorativo! Ero lì che sistemavo un po’ casa e il pensiero continuava a tornare al lavoro, così mi perdevo via, pensavo a quello e non ero sufficientemente concentrata su quello che stavo facendo.

Alla fine mi sono resa conto che stavo perdendo tempo della mia vita privata perchè al posto di vivermi la giornata di riposo continuavo a pensare al lavoro.

E’ capitato anche a voi? sono convinta di sì.

Il rimuginare

Il rimuginare è un termine utilizzato per descrivere la situazione in cui una persona continua a ripensare a un evento passato o ripetere pensieri (solitamente negativi) su possibili eventi futuri o giudizi su se stesssi. Può capitare di rivedere mentalmente delle scene e domandarsi se non si poteva rispondere o agire diversamente.

Nonostante il tempo e le energie dedicate a questi pensieri ,spesso non si arriva alla risoluzione del problema. Se è un evento passato, ormai non si può fare nulla per cambiarlo, solo imparare da esso per il futuro. Se sono eventi futuri, si può mettere giù un piano di azione, ma il continuare a pensarci senza agire non può cambiare le cose e diventa una sorta di circolo vizioso in cui il pensiero negativo torna.

Personalmente tendo a rimuginare più sul passato, mi domando se potevo agire diversamente e mi colpevolizzo per non aver fatto una cosa piuttosto che l’altra.

Gli effetti negativi del rimuginare

L’effetto più evidente è che ci “toglie tempo”. Mentre si sta rimuginando su qualcosa, non si vive il momento presente, non si è consapevoli di quello che si sta facendo, e questo è sicuramente uno spreco di tempo. Senza contare che non si presta attenzione all’attività presente. Anche se si è fisicamente presenti, la mente è lontana.

Inoltre, spesso, anche se si continua a ripensare a un problema, non si riesce a trovare una soluzione, e questo può portare a sentirsi ancora più sopraffatti e senza via di uscita. Se si tratta di un evento passato, l’analisi dei fatti può portarti a sensazioni di colpa, tristezza o ansia.

Ultimo ma non meno importante… l’insonnia… a chi non è mai capitato di non riuscire ad addormentarsi perchè sopraffatto dai pensieri. E’ veramente deleterio e l’indomani si sarà stanchi e privi di energie!

Ridurre il flusso dei pensieri ancorandosi al presente

Visti gli effetti negativi di questi “vortici di pensiero”, è importante trovare delle strategie per fermare questo flusso negativo.

Io ho trovato molto beneficio nella mindfulness. Il mindfulness è una pratica che ci aiuta a vivere in modo consapevole, essendo consapevoli del momento presente. E’ un concetto molto potente secondo me perché, oltre ad aiutare a ridurre i pensieri intrusivi, ti aiuta ad essere più consapevole di te, a concentrarti meglio, e a ridurre lo stress e l’ansia.

Io ho iniziato con dei piccoli passi, la meditazione aiuta sicuramente molto, ma la mindfulness si trova nelle piccole cose, per esempio nel prestare attenzione quando si beve il caffè, concentrarsi sul sapore del caffè, la temperatura, se è amaro o dolce. Vivere il momento presente in modo consapevole.

Ho scoperto il mindfulness grazie al libro Metodo mindfulness 56 giorni alla felicità di Mark Williams e mi si è aperto un mondo. Quando mi rendo conto che sto iniziando a vagare con i miei pensieri, mi fermo, mi guardo intorno e riporto il pensiero al momento presente.

Altre strategie per combattere i pensieri negativi

Oltre al mindfullness, ci sono altre strategie che personalmente mi aiutano quando ho troppi pensieri intrusivi

  • Attività sportiva: praticare attività sportiva mi aiuta a scaricarmi e lenire la tensione; inoltre, mentre mi esercito devo stare concentrata, e questo mi impedisce di continuare a rimuginare.
  • Respirazione: quando sono troppo nervosa e non riesco a calmarmi anche la respirazione è di grosso aiuto. Chiudo gli occhi e mi concentro sul respiro, sembra una cosa banale, ma ha un potere enorme.
  • Scrivere: spesso mettere per iscritto i propri pensieri può aiutare a mettere ordine nei propri pensieri. La scrittura è un altro potente mezzo; dover mettere per iscritto quello che si sente aiuta a capirsi meglio e fare chiarezza. Rileggere quello che abbiamo scritto può inoltre aiutarci a capire se abbiamo pensieri negativi ricorrenti.
  • Supporto professionale: se ci si rende conto che i pensieri negativi interferiscono con la vita quotidiana, si può chiedere supporto a uno psicologo. Purtroppo in Italia c’è ancora molta ignoranza riguardo a questa figura, ma è importante capire che può essere un valido aiuto in caso di difficoltà, ed è estramente saggio decidere di rivolgersi a uno specialista se non si hanno gli strumenti per risolvere determinati disagi.

In conclusione, il rimuginare è un’esperienza comune che può rubarci tempo prezioso e influenzare negativamente la nostra vita. Tuttavia, con le giuste strategie, è possibile affrontare questo comportamento e riprendere il controllo dei nostri pensieri.

Ricorda che ognuno di noi ha il potere di scegliere come reagire ai propri pensieri. Imparare a vivere nel momento presente e a gestire il flusso dei pensieri negativi può portare a una vita più equilibrata e soddisfacente. Quindi, la prossima volta che ti ritroverai a rimuginare, ricorda che hai a disposizione queste strategie per aiutarti a superare questa sfida. Non permettere ai pensieri negativi di rubarti il tempo prezioso della tua vita.

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Lyla

Una donna milanese che si divide tra lavoro, vita sociale e hobby preferiti: telefilm, libri e giochi. In questo blog scrivo dei miei hobby e del filo conduttore che li lega tra loro: il mondo fantasy. Perché proprio il fantasy? Perché attraverso il mondo fantastico, con creature sovrannaturali e umani-eroi, è più facile raccontare il mondo reale liberi dai filtri imposti dalla società e ricordarsi che nella vita dobbiamo lottare sempre, senza arrenderci mai...

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